Al momento in cui ho iniziato questo percorso, ero già ad un punto sufficientemente buono di consapevolezza e di benessere ma sentivo che dovevo ancora esplorare alcune parti della mia vita che risultavano nebulose.

Avevo un obiettivo ben chiaro che era quello di modificare il mio comportamento al lavoro e, magari, valutare nuove opportunità di carriera.

Durante il percorso con Barbara, però, questo obiettivo è stato scardinato dalla consapevolezza che tutto passa per la nostra interiorità, attraverso la consapevolezza che abbiamo di noi stessi, e che ci sono sempre delle zone d’ombra che, nel bene o nel male, implicano dei comportamenti automatici e degli stili di pensiero rigidi che limitano le possibilità che ci diamo.

Le nostre zone di comfort ci danno sicurezza ma non sono sempre salutari. Strada facendo, ho notato un aprirsi ed ampliarsi di queste possibilità: non si tratta tanto delle possibilità effettive che la vita ci offre quanto delle opportunità che siamo disposti a vedere e sentire come possibili nella nostra vita.

Lentamente e con non poca difficoltà, sono diventata un pochino più flessibile e più aperta ad accogliere parti di me che non conoscevo e che magari rifiutavo. Il corso è stato un’esperienza di accoglienza verso me stessa e una sorta di lavoro sartoriale per cucire assieme tutte le parti di me che operano come universi paralleli che non comunicano. Tutti gli strumenti proposti durante il corso sono stati una scoperta per me perché mi hanno
permesso di mettere in atto una serie di risorse creative e esplorative che non pensavo di avere. Lo strumento che ho più apprezzato è stata la mappa trasformativa: mi è piaciuto molto disegnare su carta e con i colori quello che nella mia vita reputo importante e mi ha stupito molto come, nel corso del percorso formativo, si siano aggiunti elementi e se ne siano modificati altri. Il lavoro sulla mappa fa emergere come l’essere umano sia in continuo cambiamento e come il suo percepire si
modifichi nel corso del tempo, a discapito della sensazione che abbiamo di essere sempre uguali.

Durante questo percorso, la parola che ho nominato più spesso è “opportunità”. Ho avuto la sensazione continua che, grazie al lavoro su me stessa, si aprissero continuamente nuove possibilità nella mia vita.

Barbara è eccezionale nell’aiutare le persone ad esplorare il proprio animo. Con tanto rispetto ma con fermezza, mette ciascuno davanti ad uno specchio e fa vedere tutti i pensieri limitanti e i comportamenti automatici che si mettono in atto. Non sempre è facile vedersi per quello che si è ma di sicuro è un’esperienza che fa crescere e maturare.

La cosa di maggior valore che mi porto a casa è il cambio di prospettiva: se prima agivo a riflesso di quanto mi succedeva attorno, adesso cerco sempre di partire da quello che sento. Cerco sempre di chiedermi davanti ad ogni esperienza “che sapore ha?” e sto lavorando intensamente per accordare le mie azioni alla sensazione che mi arriva. Il ciclo sentire-volere-fare è lo strumento
che maggiormente mi aiuta nella vita di ogni giorno a riportare la mia vita a chi sono e ad esprimermi per come sono.

La risorsa più preziosa che abbiamo, siamo noi stessi. Il nostro sistema percettivo, le nostre emozioni e la nostra mente sono delle antenne preziosissime che ci danno indicazione sul come muoversi nella vita in maniera armoniosa rispetto a quello che siamo.

Inoltre, ho apprezzato tantissimo la possibilità che Barbara mi ha dato di condurre le meditazioni iniziali. E’ stato un modo per far uscire tutto quello che ho imparato a discapito della paura che avevo di espormi e di mettere a disposizione degli altri le mie conoscenze e la mia esperienza.

Anche questa opportunità è stata trasformativa per me: ha costituito un nuovo modo per esprimermi e per esprimere quello che amo. Consiglierei questo percorso a chiunque abbia voglia di mettersi in gioco profondamente. È una spinta alla trasformazione in armonia con quello che veramente siamo.

Non so cosa sia la felicità ma, se fosse un cibo, di sicuro come ingrediente avrebbe la conoscenza di sé stessi e l’accettazione di come siamo nel qui ed ora.”

- Alessia